20.11.19

Sara Radwan, terza vincitrice del concorso Automation in Art, racconta il suo viaggio a Praga

Sara Radwan ha scelto Praga come meta del viaggio vinto con il concorso Automation in Art 2019. Ci racconta la sua esperienza e la sua opera premiata.

Sara Radwan, terza vincitrice del concorso Automation in Art, racconta il suo viaggio a Praga

Sara Radwan ha scelto Praga come meta del viaggio vinto con il concorso Automation in Art 2019. Ci racconta la sua esperienza e a ritroso ripercorre il processo creativo che l’ha portata a trionfare nel concorso. Per la vincitrice Sara è stata un’occasione doppia: poter sviluppare un suo progetto artistico in libertà e migliorare la sua cultura personale attraverso il viaggio in una capitale d’arte come Praga.

Come è stata l’esperienza a Praga?
Quando viaggio imparo sempre qualcosa. Ci sono gli imprevisti, le relazioni umane e soprattutto il contesto attorno a me. È capitato anche a Praga, una città bellissima, con numerosi edifici e monumenti storici che spiegano il passato di questo luogo. Camminando nel centro storico si può respirare quell’antico e fiorente passato.

La tua opera “Human Intellect”: come l’hai realizzata? Che procedimento hai utilizzato per concepire l’idea e per poi declinarla nell’opera? E perché hai usato questa tecnica?
Per arrivare al lavoro finale ho fatto inizialmente una ricerca sull’automazione, guardando immagini di macchinari e pezzi utilizzati nell’industria. In seguito ho definito un concetto di base e ho trovato degli artisti a cui ispirarmi. Infine ho stabilito gli ultimi dettagli come le misure e i colori. I materiali utilizzati sono legno, ferro e terracotta, elementi comuni nell’arte povera che ricordano un’epoca preindustriale. La tecnica utilizzata per dare un effetto estetico migliore alla terracotta è la raku, una lavorazione giapponese che produce effetti raffinati.

Qual è il messaggio della tua opera?
Rappresentando gli ingranaggi singolarmente e togliendo loro la funzione pratica, pongo al centro della mia opera il ruolo fondamentale che ha l’uomo nella progettazione e nell’ideazione di nuove macchine e tecnologie. Poiché senza l’intelletto umano questi ingranaggi non avrebbero valore.

Cosa ti ha lasciato il concorso Automation in Art?
Il concorso ha messo alla prova le mie abilità e le competenze finora acquisite dandomi la possibilità di poter creare in modo completo e al di fuori dell’ambito scolastico un mio progetto.

Che considerazione hai dell’arte?
L’arte è un modo di esprimersi e attraverso le sue molteplici forme non c’è limite alla nostra espressione. Quando si viene a contatto con essa la nostra mente viene indotta a pensare, perciò diventa strumento di apertura mentale, di accrescimento culturale e di ispirazione.

Come vedi il tuo futuro?
Ho ancora molti dubbi sul mio futuro. L’unica cosa che posso dire ora è che probabilmente continuerò gli studi in ambito artistico.